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Due donne uccise a Riposto, assassino fuori dal carcere per licenza premio

Cronaca Riposto

Salvatore La Motta, pregiudicato e detenuto in regime di semi-libertà, fratello di un boss locale indicato come referente della “famiglia” Santapaola-Ercolano, ha ucciso Carmelina Marino, 48 anni e Santa Castorina, 50 anni

https://immagini.ragusanews.com//immagini_articoli/11-02-2023/due-donne-uccise-a-riposto-assassino-fuori-dal-carcere-per-licenza-premio-500.jpg Due donne uccise a Riposto, assassino fuori dal carcere per licenza premio

Riposto, Catania – Alle 9 del mattino ne ha uccisa una. Poi, spostandosi con l’auto, alle 10, un’altra. Salvatore La Motta, 61 anni, un pregiudicato che in regime di semi-libertà stava scontando una condanna per associazione mafiosa nel carcere di Augusta, ha ucciso a Riposto due donne: Carmelina Marino, 48 anni, e Santa Castorina, 50 anni. Poi si è presentato davanti alla caserma del Comando locale dei carabinieri e anziché entrare dentro, nonostante i militari gli avessero intimato di riporre l’arma che aveva in mano, ha deciso di uccidersi a sua volta con un revolver calibro 38, la stessa rivoltella utilizzata per assassinare le due donne. Le vittime sono state raggiunte, la Marino, lungo il Lungomare Pantano dove la donna si trovava con la sua auto, una Suzuki Ignis, e la Castorina in via Roma; quest’ultima era appena scesa dalla sua auto, una Fiat Panda, quando è stata attinta da colpi d’arma da fuoco restando, inizialmente, gravemente ferita: è morta sul posto, nonostante l’arrivo di un’ambulanza del 118 e i soccorsi subito prestati.

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Sul movente del duplice delitto è ancora buio. L’omicidio di Carmelina Marino, 48 anni, è «certamente collegato al suicidio», sul secondo, quello di Santa Castorina, di 50 anni, si sta ancora “cercando di capire”, come afferma il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro. Si vocifera che l’assassino, fratello di Benedetto La Motta, noto come “Benito” o “Baffo”, indicato come il referente a Riposto della “famiglia” mafiosa Santapaola-Ercolano, avesse o avesse avuto una relazione extraconiugale con una delle due vittime. L’uomo sarebbe dovuto rientrare in carcere proprio questa sera. 

Attualmente una persona è interrogata dai carabinieri nella caserma di Riposto nell’ambito delle indagini. La sua posizione è al vaglio della Procura di Catania. Secondo quanto si è appreso avrebbe assistito al primo delitto, quello di Carmelina Marino, di 48 anni. Gli investigatori stanno cercando di accertare i motivi della sua presenza: se sia stato un testimone involontario o un favoreggiatore di La Motta.
Secondo quanto emerso l’uomo non era presente al ferimento mortale di Santa Castorina.

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