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Contrade, modello di vita, patrimonio rurale da conoscere e da conservare

 Scicli – Spesse volte quando si parla di Contrade il riferimento va subito al “Paleo delle Contrade”. Una manifestazione storico folkloristica molto conosciuta che si svolge due volte l’anno nella città di Siena, dove da più di 500 anni la cittadina toscana ripropone un modello di vita unico ed indissolubile, l’identità territoriale, la centralità e l’unione delle famiglie. Il significato ”Contrada” dal latino Contrada, derivato da contra cioè contro “paese o via che sta di fronte”come si vede è di larga collocazione spaziale ma non ci da una esatta percezione. Facendo una analisi più accurata è possibile individuare almeno due tipologie di Contrade, una urbana cioè suddivisione del centro storico in quartieri cittadini (Siena) e l’altra campestre, suddivisione del territorio extraurbano( la più comune). Infatti, in molte regioni come la Campania, il Veneto,la Sicilia e altre regioni, con il termine Contrada si intende un piccolo nucleo distante dall’abitato principale, un’area rurale che prende il nome da una chiesa, una cappella votiva o una proprietà, una masseria, a volte da una formazione del suolo ( C/da Timperosse Scicli). La Contrada quindi è costituita da una porzione di territorio distante dalla città e confinante con altre Contrade dello stesso Comune o Comuni limitrofi,non ha numeri civici e generalmente ha una bassa densità abitativa( Veneto), spesso con case sparse sul territorio(Sicilia). Negli anni passati (‘800 e primi del ‘900) molte persone abitavano nelle Contrade anche perché queste rappresentavano il luogo di lavoro di una buona parte della popolazione rurale. Dopo la metà del novecento con la industrializzazione delle città, le Contrade cominciarono a spopolarsi ed a perdere quel significato di un tempo, il legame dell’uomo alla terra. Molte Contrade però, vicine ai grossi centri urbani fanno eccezione, subiscono continui aumenti della popolazione e diventano Frazione di Comune (Biddemi a Santa Croce C., Frigintini a Modica, Jungi a Scicli). Oggi con la vita frenetica delle città e grazie al trasporto più veloce si assiste al controesodo, soprattutto da parte delle giovani famiglie che tornano nuovamente ad abitare le campagne, ristabilendo con esse un rapporto di reciproco sostegno. Da sempre le Contrade hanno rappresentato un modello di vita particolare per le popolazioni (centri di cultura, espressioni del territorio), prima come ambiente di lavoro e di produzione di derrate alimentari e successivamente anche come luogo fruibile di tranquillità, natura, benessere, non ultimo sede di investimenti produttivi. Nel tempo si è mantenuto sempre tra Contrada e Città un rapporto continuo di scambi materiali e di correlazioni che hanno permesso di sostenere le due realtà territoriali. Oggi, forse per il loro fascino particolare legato al paesaggio rurale, ad una dimensione di vita più naturale, si assiste ad una riscoperta sempre maggiore delle Contrade. Alcune già famose per la presenza di strutture antiche di grande interesse naturalistico, archeologico, vicinanza del mare, continuano a polarizzare l’attenzione della gente, altre diventano ogni anno sempre più visibili per le nuove attività economiche intraprese (agriturismo, azienda didattica, agrinido, insediamenti produttivi). E’ importante che si mantenga questo prezioso filo conduttore tra campagna e città ma bisogna cercare sempre di conservare e migliorare il paesaggio,l’aspetto artistico e costruttivo del luogo, mantenere vive le tradizioni (Museo della Pietra C/da Trippatore, Scicli ) ma non bisogna trascurare la loro visibilità toponomastica e viabile( mappa territoriale e cartellonistica stradale). Per dare maggior peso e valore alle Contrade sarebbe opportuna la presenza dei Comitati di Contrada con la visione di rappresentare le Contrade e rendere fruibile la tipicità del luogo, magari con particolari iniziative (Birrificio artigianale in c/da Cuturi a Scicli). Organizzare visite, escursioni guidate e manifestazioni culturali direttamente nelle Contrade contribuisce sicuramente a creare maggiori stimoli alla conoscenza dei luoghi ma anche motivo per la conservazione del luogo stesso, sempre nel rispetto della sua tipicità ed identità. (si potrebbe pensare ad una Cavalcata di S. Giuseppe a Scicli, dove ogni cavalcatura bardata rappresenti una Contrada). Potenziare quindi i rapporti di collaborazione delle Contrade con le Città significa mobilitare le risorse sociali, culturali ed economiche di un paese favorendo maggiori investimenti di capitale e lavoro, creare più occupazione e quindi dare più sostegno allo sviluppo dell’intera comunità.

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