03 Feb 2023 11:43
Sono stati condannati a 8 mesi di carcere e al pagamento di 50 mila euro a titolo di risarcimento danni, tre ginecologi del Maggiore di Modica. Questa è la pena stabilita dal giudice del Tribunale di Ragusa in seguito a una denuncia di una donna di Rosolini.
IL BIMBO E’ MORTO DOPO IL PARTO, AVVENUTO 62 ORE DOPO LA ROTTURA DELLE ACQUE
La vicenda ebbe inizio nel 2014. La donna, alla quarantesima settimana di gravidanza, era andata in ospedale per una visita quando ha accusato la perdita del liquido amniotico. Il parto è avvenuto dopo 62 ore e il bambino è morto il giorno dopo per un’infezione.
La pubblica accusa rappresentata dal Pm Veronica Di Grandi ha evidenziato quanto stabilito dal protocollo medico. Infatti, il parto deve avvenire entro le 24 ore successive alla rottura delle acque. Il neonato, infatti, forse si sarebbe potuto salvare se i tempi del parto fossero stati anticipati, secondo il perito della Procura, il dottor Francesco Coco.
Secondo la difesa dei tre ginecologi, invece, la donna era monitorata e non erano state notate particolari criticità per il nascituro. Il piccolo avrebbe contratto quel particolare tipo di infezione dal grembo materno che sarebbe potuta essere rilevata da un’analisi del sangue della mamma che però non venne mai fatta.