Sant’Agata edizione 2023 è alle porte: Catania si prepara a riabbracciare la sua santa Patrona con un programma ricco di eventi, religiosi e cittadini.
Da secoli, dal 3 al 5 febbraio di ogni anno, la città di Catania vive un’esperienza unica. I tre giorni dedicati alla Santuzza, come amano chiamarla i catanesi, trascorrono in un’atmosfera carica di forti emozioni, in cui migliaia di devoti e curiosi sono coinvolti nei festeggiamenti
Tutto è in fermento per i preparativi in onore della Patrona, vergine e martire catanese, la cui storia, dal fascino irresistibile, riesce a penetrare nei cuori di tutti. La nostra Agata, bella e giovane cristiana di famiglia aristocratica, oppose resistenza alle lusinghe del governatore Quinziano, agli abusi di potere, per difendere la propria fede e la propria integrità morale, al costo di penosi martiri, fra cui lo strappo delle mammelle, e infine della sua stessa vita.
Giorni di culto, di devozione, di folclore e di tradizioni che non hanno riscontro nel mondo, comparabili solo alla Settimana Santa di Siviglia, in Spagna, e alla festa del Corpus Domini a Cuzco.
Si tratta di un “grande ritorno” per il capoluogo etneo, dopo due anni in cui le celebrazioni sono state ridimensionate dalle restrizioni imposte dalla pandemia da Covid. Un momento molto atteso per Catania e per i devoti sparsi nel resto d’Italia e del mondo, che sicuramente seguiranno con attenzione il “viaggio” della santa e i momenti più suggestivi della festa.
La festa ha inizio il 3 febbraio con la lunga e solenne processione che inizia a mezzogiorno dalla Chiesa di Sant’Agata alla Fornace fino alla Basilica Cattedrale per l’offerta della cera. Chiudono le undici candelore, espressione delle corporazioni cittadine dei mestieri, e le due carrozze del Senato catanese: una berlina settecentesca, seguita da una vettura più piccola che ospita gli amministratori comunali. La sera, ‘a sira ‘u tri, ecco il grandioso spettacolo dei fuochi artificiali in piazza Duomo.
Il 4 febbraio, all’alba, dopo la Messa dell’Aurora, il mezzobusto della Santa esce dalla camera blindata della Cattedrale. Questo è il culmine dell’attesa: la commozione è forte, tra urla e canti, comincia la processione del giro esterno alle antiche mura della città, con a capo il busto e le reliquie trainate dal fercolo. E’ usanza trainare il carro a gran velocità su per la salita dei Cappuccini, e i cittadini devoti, col tradizionale costume votivo bianco ‘u saccu e un copricapo nero, agitando un fazzoletto – anch’esso bianco – invocano a viva voce “Tutti devoti tutti, cittadini, viva Sant’Agata!”.
Catania pronta a Sant’Agata 2023: programma
Gli eventi più seguiti si concentrano il 3, 4 e 5 febbraio.
– Venerdì 3 febbraio
Ore 12 – L’inizio della festa con la cosiddetta “processione dell’offerta della cera”. Lasciandosi trasportare dall’antica e raffinata Carrozza del Senato, le autorità cittadine, in genere il Sindaco ma quest’anno sarà il commissario, si recano dal Palazzo degli Elefanti, sede del Comune, fino alla Chiesa di Sant’Agata alla Fornace, detta “a carcaredda“, dove sarebbe stata martirizzata Sant’Agata.
In Cattedrale si svolgerà il solenne “TE DEUM”, eseguito dalla Cappella Musicale del Duomo diretta dal M° mons. Giuseppe Maieli, all’organo il M° Piero Figura.
Ore 20 – Uno dei momenti più attesi dai catanesi: l’appuntamento con gli spettacolari fuochi “d’a sira o Tri”
– Sabato 4 febbraio
Prima dell’alba si apriranno le porte della Cattedrale per l’ingresso dei fedeli e devoti pronti a salutare la Santa
Ore 05,15: Esposizione delle Reliquie della Patrona. L’uscita del Busto reliquiario dalla cameretta in cui viene conservato durante tutto l’anno.
Ore 06: La “Messa dell’Aurora”, la più sentita ed emozionante. Subito dopo Sant’Agata torna ad abbracciare la sua città nella trionfale uscita su Piazza Duomo che da avvio alla prima processione. Si tratta del cosiddetto “giro esterno” che segue il percorso delle antiche mura cittadine, toccando i luoghi del Martirio ed il cuore popolare di Catania.
– Domenica 5 febbraio
Ore 08: Santa Messa nella Chiesa di Sant’Agata alla Badia.
Ore 10,15: L’arcivescovo e le autorità ecclesiali si muoveranno in corteo dal Palazzo Arcivescovile fino Cattedrale per il Solenne Pontificale. L’antica basilica resterà poi aperta tutto il giorno per consentire ai devoti di rendere omaggio alla Patrona.
Ore 17: L’uscita del Busto reliquiario su Piazza Duomo, per la processione così detta del “giro interno”. La Santa attraverserà il centro storico della città in un lento percorso che si concluderà solo il giorno dopo con il suggestivo passaggio da Via Crociferi, salutato dal canto delle Monache Benedettine, ed il commovente rientro in Cattedrale.
foto Vito Rapisarda