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Carburanti, sciopero gestori in stand-by – LaPresse

Carburanti, ancora in aumento prezzi alla pompa

Governo lavora su Iva, convocato altro tavolo prezzi

14 Gennaio 2023

Lo sciopero dei gestori dei distributori di carburanti per il momento è stato messo in stand-by. In attesa della pubblicazione del decreto sulla Trasparenza da parte del governo – mentre si lavora alla possibile sterilizzazione dell’Iva – i rappresentanti dei gestori Faib-Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc-Confcommercio hanno deciso di congelare la serrata, per ora, prevista per il 25 e il 26 gennaio. E già il 17 è in programma un nuovo tavolo.

Una retromarcia soft quella dei gestori che è arrivata dopo l’incontro a Palazzo Chigi con il sottosegretario Alfredo Mantovano, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, e il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, il Garante per la sorveglianza dei prezzi Benedetto Mineo (più noto come Mr. Prezzi).

Quindi il tavolo (ce n’è stato poi un altro nel pomeriggio, con le associazioni dei consumatori, al ministero guidato da Urso) sembra aver dato i suoi frutti: da un lato il governo assicura l’avvio di un confronto con il settore a cominciare dal tavolo tecnico di martedì prossimo, dall’altro i gestori mettono in evidenza il “chiarimento avuto con il governo” facendo presente che “le polemiche finiscono qui”. Ora – avvertono però le organizzazioni – è “il momento di lavorare seriamente per restituire efficienza e piena legalità alla rete”. Insomma tutto lascia pensare che si tratti dell’avvio di “un percorso che può portare a rivalutare anche lo sciopero proclamato per fine mese“: lo stop potrebbe esserci dopo una valutazione del testo del decreto Trasparenza.

Finora sono state effettuate tre rilevazioni sui carburanti da Mr. Prezzi: una con l’avvio dello sconto delle accise a marzo 2022, una a novembre quando lo sconto è stato ridotto in quota parte, e una dopo la fine dello sconto e il ritorno delle accise (primo gennaio 2023). In base a quanto emerso dal tavolo a Palazzo Chigi ci sarebbero 4mila impianti su 22mila in Italia che non comunicano i prezzi, e che quindi “lavorano in violazione delle regole”.

La possibilità di sterilizzare eventuali aumenti dell’Iva – rileva il ministro Urso che ritiene “significativo” il fatto che i gestori abbiano congelato lo sciopero anche per il clima positivo e costruttivo che si è creato – sarà “uno degli argomenti del decreto legge”. L’obiettivo – ragiona Urso – è riportare nel settore dei carburanti la maggiore trasparenza possibile.

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