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Attacco informatico contro la NATO | sicurezza.net

Attacco informatico alla NATO: presi di mira i siti web del Quartier Generale delle Operazioni Speciali

I siti web del Quartier Generale delle Operazioni Speciali della NATO (NSHQ) sono stati oggetto di un attacco informatico che è tuttora oggetto di indagine.

Il portavoce ha sottolineato che hanno preso di mira diversi siti web contemporaneamente e che hanno avviato un’indagine da parte di esperti informatici dell’alleanza.

L’agenzia di stampa tedesca, dpa, ha inoltre rilevato che le informazioni diffuse sui social media suggeriscono che dietro l’attacco, che ha reso temporaneamente indisponibili i siti web dell’NSHQ, ci sia il gruppo di hacker filorussi KillNet.

La NATO già in precedenza ha subito un attacco da parte di un hacker russo che ha preso di mira il Joint Air Power Competence Center.

La NATO si prepara alla guerra informatica integrata con le operazioni militari

Poiché i conflitti mondiali si sono spostati dalle bombe e dai soldati tradizionali a campi più sofisticati e complessi come il cyberspazio, il 4 dicembre scorso POLITICO ha riferito che circa 150 esperti di sicurezza informatica della NATO si sono riuniti in Estonia per prepararsi a un’imminente guerra informatica anticipata.

È diventato abbastanza ovvio che queste cose stanno accadendo nella realtà”, ha detto il colonnello Bernard Hansen, direttore del dipartimento Cyberspace del Comando di trasformazione della NATO, riferendosi all’attuale guerra in Ucraina.

“Il maggiore Tobias Malm, del quartier generale delle forze armate svedesi, ha dichiarato a proposito degli eventi in Ucraina.

“È il mondo reale, ci sei in mezzo ed è una lotta quotidiana per affrontare questi problemi”.

Secondo il sito di notizie, gli eventi in Ucraina hanno portato la NATO a considerare lo scenario “fin troppo reale”, in quanto la Russia si sta impegnando attivamente in attacchi informatici contro Kiev e sta prendendo di mira le infrastrutture vitali che potrebbero causare più danni a un Paese rispetto alla guerra tradizionale, tra cui l’interruzione dell’acqua, l’interruzione dell’elettricità e lo stato di caos delle stazioni della metropolitana, oltre a molti altri scenari.

I provvedimenti della NATO

Gli esperti informatici della NATO monitorano da vicino la guerra per trarre insegnamenti al fine di preparare gli Stati membri contro i cyber attacchi condotti dagli avversari.

Gli Stai membri ,a loro volta, hanno elevato l’importanza dell’esercitazione annuale Cyber Coalition dell’Alleanza, che mira a unire gli sforzi di oltre 40 dei loro alleati, oltre a diverse organizzazioni, per cooperare sull’addestramento a difendere le operazioni informatiche che hanno come obiettivo le infrastrutture critiche (reti elettriche, ecc.) e a rispondere ad esse.

È da notare che nel 2008 la NATO ha istituito il Cooperative Cyber Defense Center of Excellence (CCDCOE) a seguito di un attacco informatico su larga scala alle reti governative dell’Estonia nel 2007,che in un primo momento i funzionari del Paese hanno prontamente attribuito alla Russia, ma in seguito i funzionari di Tallinn hanno ammesso di non avere prove conclusive per coinvolgere il Cremlino.

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