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Arrestato Andrea Bonafede, il prestanome del super boss Messina Denaro

Andrea Bonafede si trovava nella casa della sorella a Tre Fontane, a Campobello di Mazara

matteo messina denaro e andrea bonafede

E’ stato arrestato in serata dai carabinieri del Ros, Andrea Bonafede. L’uomo si trovava nella casa della sorella a Tre Fontane, a Campobello di Mazara. Il gip Alfredo Montalto nell’ordinanza di custodia cautelare rimarca il “ruolo di eccezionale rilevanza sia fattuale che simbolica ricoperto da Messina Denaro nell’ambito dell’associazione mafiosa. La figura del Bonafede appare, dunque, piuttosto riconducibile a quella dell’affiliato ‘riservato’ al servizio diretto del capomafia – evidenza il gip – E tale qualifica appare confermata dal protrarsi nel tempo della condotta del Bonafede e dalla reiterazione di condotte di diversa tipologia attuate da quest’ultimo per consentire al Messina Denaro non soltanto di proseguire la sua latitanza, ma altresì e soprattutto per mantenere il suo ruolo di comando nell’organizzazione mafiosa ben dimostrato dalle molteplici risultanze delle indagini che in questi anni hanno condotto ad innumerevoli arresti di affiliati oltre che da ultimo, al momento dell’arresto del Messina Denaro, dalla sua disponibilità di ingenti risorse economiche che non possono trovare altra spiegazione se non nella detta persistenza del ruolo direttivo ed operativo al vertice dell’organizzazione mafiosa”.

“Bonafede ha consapevolmente fornito a Matteo Messina Denaro, per oltre due anni, ogni strumento necessario per svolgere le proprie funzioni direttive: identità riservata, un ‘covo’ sicuro, mezzi di locomozione da utilizzare per spostarsi in piena autonomia”, sottolinea il gip. “Occorre innanzitutto evidenziare che la difesa tentata dal Bonafede allorché è stato sentito subito dopo l’arresto di Messina Denaro è stata inconfutabilmente smentita dagli accertamenti investigativi che l’hanno seguita. Si aggiunga – scrive il gip – che le condotte di Andrea Bonafede si sono protratte certamente per molti mesi: le parziali ammissioni della persona sottoposta alle indagini, alla luce dei preliminari riscontri raccolti, confermano che l’acquisto della abitazione e la cessione di un documento di identità sul quale apporre la propria fotografia risalgono ad un periodo risalente almeno al 27 luglio 2020 (epoca di acquisto della prima autovettura) o comunque al 13 novembre 2020 (epoca del primo intervento subito da Matteo Messina Denaro sotto le mentite spoglie di Andrea Bonafede”.

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